6 maggio prima colazione con Iaia Caputo
Prima che Eva Duarte Peron diventasse un’ossessione, l’Argentina è stato un Paese che ho sentito visceralmente come una patria sconosciuta, il che è un ossimoro, e tuttavia possibile per due buone ragioni. La prima è che è popolata per il cinquanta per cento da discendenti italiani, dunque è possibile che tra i miei avi ci fosse qualcuno che ha attraversato l’oceano per approdare a Buenos Aires; la seconda riguarda la generazione a cui appartengo, per la quale il colpo di stato del ’76 e la sanguinosa repressione dei militari che portano sulla coscienza trentamila desaparecidos, è stato una ferita, uno di quegli eventi della Storia che contribuiscono alla perdita dell’innocenza.
Quando poi ci sono stata, in Argentina, nei primi anni Novanta, ho incontrato Evita: era ovunque, era viva, e celebrata, omaggiata, amata come la bandiera e Maradona. Non un’icona del Novecento, ma una presenza pervasiva e vitale, quasi un fondamento della stessa identità argentina. Da allora è stata inquilina abusiva della mia testa, impossibile sfrattarla. Oggetto di studio e documentazione, finita in pagine e pagine scritte e buttate, riscritte e accantonate perché questa donna poliedrica e contraddittoria, dalla molteplicità impossibile, mito tuttora controverso e immortale, era impossibile da raccontare. Eva Duarte poteva essere restituita solo da una polifonia di voci, da una babele di testimonianze: soltanto una moltitudine poteva restituire l’enigma, mettere insieme le mille donne che è stata, riconsegnarci l’iperbole. O, almeno, provarci. Iaia Caputo

Iaia Caputo (Napoli, 1960) vive a Milano. Conduce corsi e workshop di scrittura creativa e autobiografica. Nell’area saggistica ha pubblicato Di cosa parlano le donne quando parlano d’amore (2001), Le donne non invecchiano mai (2009), Il silenzio degli uomini (2012). I suoi romanzi sono Dimmi ancora una parola (2006), Era mia madre (2016) e Il gusto di una vita (2020). Nel 2022 è uscito per Mondadori La versione di Eva.
Programma
sabato ore 9.30 prima colazione. Caffè, tè, tutte le cose buone che servono a cominciare bene la giornata: biscotti con farine bio cotti in forno a legna, yogurt e formaggi locali, marmellate con la frutta del giardino, e quello che il risveglio e la stagione ispirano. Poi, con Iaia Caputo si vola oltre Oceano, seguendo le tracce di una donna vera, verissima, diventata leggenda; ore 12.30 pranzo leggero, saluti e brindisi.
Info e iscrizioni
laserra@rossodolomiti.it
cellulare: +39 348 3045055
Posti disponibili: 14
Costo: 40 euro, inclusi cibo, bevande e l’incontro esclusivo con l’autore; ai soci Fai è offerto lo sconto del 20%
Dove: la Serra, via Frontin 94a, Borgo Valbelluna (Belluno)
Come arrivare:
in treno (viaggio meditativo), stazione di Sedico-Bribano o Belluno
in auto, autostrada da Mestre a Belluno
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