Vivaio letterario

Uccidiamo la pastasciutta.
La storia in cucina

4-5-6 Giugno – Ritiro con Alessandro Marzo Magno e Samanta Cornaviera; ai fornelli Francesco Paulon

«Crediamo anzitutto necessaria: l’abolizione della pastasciutta, assurda religione gastronomica italiana», cibo poco adatto a un popolo guerriero. Da «questo alimento amidaceo ne derivano: fiacchezza, pessimismo, inattività nostalgica e neutralismo», scriveva nel 1930 Filippo Tommaso Marinetti, il fondatore del Futurismo. Naturalmente la sua battaglia contro gli spaghetti ha avuto lo stesso esito di quella per asfaltare il Canal Grande di Venezia, ma di queste bizzarre idee sulla pastasciutta parleremo. Ascolteremo alcune parole alate e altre strampalate, raccontando anche di come Pellegrino Artusi degli spaghetti (che prima di lui si chiamavano vermicelli) ha accorciato i tempi di cottura, raccomandando «si mangiano durettini». Scopriremo che la carbonara non è altro che il breakfast degli anglo americani trasformato in sugo e che la prima ricetta documentata (1954) prevedeva il gruviera. Renderemo il giusto omaggio alla dama della cucina Ada Boni, autrice del secondo ricettario nazionale, quel Talismano della felicità che si proponeva di insegnare a coltissime e sportive Signore e Signorine come «cuocere alla perfezione due uova “al guscio”». Assaggeremo specialità futuriste e non, e berremo un meraviglioso vino alpino, il Pinot nero dell’Alpago. Che con la storia c’entra, eccome se c’entra. C’era una volta, nel lontano Settecento…

Alessandro Marzo Magno è giornalista e scrittore. Ha pubblicato Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo (Garzanti, 2015) e Il ricettario di casa Svevo (la Nave di Teseo, 2018). Il suo ultimo libro è L’inventore di libri. Aldo Manuzio, Venezia e il suo tempo (Laterza, 2020).

Samanta Cornaviera è doppiatrice pubblicitaria e fondatrice di Massaie moderne, blog di cucina storica del primo Novecento. Colleziona ricettari, riviste di cucina e manuali dell’epoca. Sta lavorando al suo primo libro.

Francesco Paulon è un cuoco. Dopo gli studi di orientalistica a Venezia e anni dedicati al mondo del sociale e alla musica, comincia il percorso nel mondo della cucina formandosi presso ristoranti stellati e non. Da poco ha fondato un collettivo culinario, Cuore Crudo.

Programma

venerdì 4 ore 19 aperitivo e cena con il Pinot nero Val de Pol di Katja Zanon. Katja è originaria di Codenzano, paesino della conca dell’Alpago. Un bel giorno ha deciso di licenziarsi per dedicarsi a a un progetto che, sulla carta, sembrava pura follia: produrre Pinot nero, e solo quello, ricostruendo i terrazzamenti a secco dell’antica vigna di famiglia. Nell’avventura l’hanno seguita il compagno Gianluca De Min e il cugino Lorenzo Zanon, nato in Borgogna e con una laurea di “ingegnere enologo”. La follia ha dato risultati straordinari, ma d’altronde buon sangue non mente. Nel Settecento un antenato, Antonio Zanon, agronomo e finanziere, si era interessato alla coltivazione della vite. E per meglio capire come valorizzare i vini rossi, aveva viaggiato fino in Borgogna…

sabato 5 ore 9.30 prima colazione e inizio del viaggio gastro-letterario; ore 13 pausa pranzo, ore 19 aperitivo e cena-show cooking: piatto forte, spaghetti con salsa Marinetti.

domenica 6 ore 9.30 prima colazione, ricette e pensieri; ore 12 saluti e brindisi.


Info e iscrizioni

laserra@rossodolomiti.it
cellulare: +39 348 3045055

Posti disponibili: 14
Costo: 200 euro, tutto compreso (escluso pernottamento)
Sede del ritiro: la Serra, via Frontin 94a, Borgo Valbelluna (Belluno)
Dove dormire:
la Serra (2 camere doppie, letti singoli su richiesta; sconto 30% per i partecipanti al ritiro) rossodolomiti.it
Dimore Dolomiti dimoredolomiti.it
b&b Villa Buzzati villabuzzati.com
Casa Novecento casanovecentofeltre.it
Come arrivare:
in treno (viaggio meditativo), stazione di Sedico-Bribano o Belluno
in auto, autostrada da Mestre a Belluno

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